Izzo Isabella - 2012 - Habor. Storia di un regno by Izzo Isabella

Izzo Isabella - 2012 - Habor. Storia di un regno by Izzo Isabella

autore:Izzo Isabella
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Fantasy, General, Fiction
ISBN: 9788862060608
editore: Vertigo
pubblicato: 2012-03-14T23:00:00+00:00


I battenti azzurri delle finestrelle della casa di mattoni gialli, erano ancora chiuse; all’interno regnava un profondo silenzio che di norma sarebbe durato ancora pochissimi minuti, e infatti…

“Mamma!”

“Alan… sei sempre puntuale! Qualche volta non potresti dormire un po’di più?” Disse Alya stropicciandosi gli occhi e sbadigliando.

“Eih, nanerottolo, vieni da papà!” Il bambino lasciò felice il suo giaciglio e si tuffò tra le braccia di Aron che iniziò a solleticarlo dappertutto.

Adesso nella piccola casetta regnava un baccano totale, fatto di schiamazzi, di risa e di urla di gioco e di gioia… ma pochi istanti dopo qualcuno bussò con forza alla porta e tutti si zittirono nuovamente. Aron si vestì in fretta e andò ad aprire.

“Chi siete?” Chiese alle due guardie che comparvero sull’uscio.

I due uomini senza rispondere si fecero da parte lasciando entrare il loro padrone, Rochè. L’uomo oltrepassò la soglia entrando così in quel nido caldo e accogliente. Ignorando il ragazzo, si guardò qualche istante intorno e poi finalmente parlò.

“Sei tu Aron Collins? Chiese al giovane, sorpreso di riconoscere lo sconosciuto che, impossessatosi con la forza del trono, stava seminando terrore e miseria nell’intero regno.

Tutti al villaggio avevano capito che ormai era lui il nuovo re di Habor, ma nessuno conosceva ancora in che modo fosse riuscito a diventarlo e perché; inoltre nessuno sapeva che fine avesse fatto la famiglia reale e per quale motivo la dama non interveniva per difendere tutti loro e il suo amato regno. L’unica cosa che gli abitanti del villaggio capirono presto era che l’uomo agiva al servizio di qualcuno molto potente e malvagio e che grazie a poteri magici erano riusciti a sottomettere ai loro ordini molta gente. Per fortuna quando Rochè aveva pronunciato l’incantesimo per ridurre alla sua obbedienza tutte le persone presenti al castello, né Rebecca, né Alya, né Aron e né il signor Nort quel giorno erano in quel luogo, così tutti loro erano potuti scampare al sortilegio.

“Cosa volete?” Rispose Aron cercando di celare la sua preoccupazione.

“Niente chiacchiere, non ho tempo da perdere. Uomini prendetelo.” Disse Rochè.

“Ma cosa… lasciatemi...” cercò di protestare il giovane.

“Aron! Che succede? Chi è?” Chiese preoccupata Alya dall’altra stanza mentre si vestiva.

“Tu,” disse poi il re rivolto a una delle due guardie, “va’ a prendere la ragazza.”

“Sì padrone.” Pochi secondi dopo l’uomo ricompariva con Alya e il piccolo Alan, entrambi che si dibattevano per cercare di liberarsi dalle sue braccia forti.

“Cosa volete? Dove ci portate?” Chiese ancora Aron mentre venivano trascinati fuori.

“Sta’ zitto e cammina, se aprite ancora bocca vi faccio frustare.” Disse Rochè. Ma tu guarda che mi tocca fare per accontentare quella donna… devo perdere il mio tempo prezioso con questi stupidi esseri… pensava intanto mentre si dirigevano verso il bosco vecchio.

Giunti in riva al lago Aron e Alya si scambiarono uno sguardo triste nel vedere la devastazione che li circondava, poi volsero gli occhi sulla loro quercia e con sollievo la trovarono lì, ancora al suo posto; pochi istanti dopo il bambino iniziò a piangere e il re ordinò di fermarsi. “Bene.” Disse. “Tu

prendi



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